lunedì 15 aprile 2024

Eppure è successo


Ha avuto un momento di scoramento e si ė lasciata andare ad un breve pianto liberatorio. Guarda, Orsone, sono qui come un'invalida che non si muove più.
Eppure, ieri, piano piano abbiamo lasciato l'auto alla strada e, qualche passo a piedi, ci siamo avvicinati alla chiesa romita e poi, per Ii sentierino, su per lo sperone roccioso, fino alla torre (da tempo campanaria).
Aveva paura di scivolare, in qualche passaggio più erto e i passi sono stati lenti e piccoli. Poi lo sfogo di Rosa Canina.
Eppure siamo ad una svolta, il sentiero continua dopo lo spigolo. Pochi passi neppure possibili fino a un paio di settimane fa. Certo, dell'alpinismo a quei piccoli passi. Il bicchiere si riempirà.
Non era neppure previsto, non avevamo neppure pensato ad una camminata così, non aveva scarpe tecniche. Eppure è successo. Di nuovo in cima, sia pure con pochi piccoli passi e qualche lacrima.

domenica 14 aprile 2024

Palline di polline

(unuomoincammino)

Le avevo detto :- "Rosa Canina  guarda che il lavoro per una o tre o quattro famiglie è lo stesso!".
Beh, non granché da non essere d'accordo.
Così venerdì pomeriggio sono arrivate le due nuove famiglie, ieri le abbiamo portate lassù, oggi con la vecchia batteria e i fogli cerei abbiamo preparato i telaietti, le abbiamo sistemate dalle arnie in polistirolo da "trasporto e vendita" nelle due arnie in legno con i nuovi telaietti.
Erano già  indaffarate, a sgobbare di brutto e a rientrate con enormi palline di polline giallo sulle zampine posteriori. Proteine per le covate, le famiglie devono crescere.
La prima famiglia è in ottima  esuberante salute. Rischio non trascurabile di sciamatura.

martedì 9 aprile 2024

Reti arancioni, francobolli verdi

Nel viaggio di Pasqua a trovare i veci per strade e stradine della Val Padana, specie all'andata, abbiamo visto cosa viene dopo il consumo di territorio per capannonizzazione: molti, moltissimi capannoni e stabilimenti e robaccia varia vuoti, in disuso, già ammalorati (vetri rotti, scritte colle bombolette, grondaie divelte, rovi, tetti colabrodo, rifiuti, etc.). Non che questo squallido degrado sia di lezione: la Val Padana è tutto un tumore di reti arancioni che indicano che il tumore dei capannoni è più vivace che mai, altro schifo in arrivo con altri "nuovi" ruderi dello USA&getta del territorio.

Qui nel capoluogo c'è  la solita resistenza vana al fatto che gli ultimi francobolli verdi non vengano ricoperti di asfalto e cemento: in questo caso un ampliamento e rifacimento di una scuola. Non si capisce perché non venga rifatto (anche ex-novo, via demolizione) quella esistente. Il fatto comico è che tutto questo viene spacciato come green.

Passano i lustri e questa follia distruttiva, questa metastasi, si rinvigorisce, rinnova, moltiplica.

lunedì 8 aprile 2024

Che se ne va

Così, a lezione, _maolo, la mora del profumo, mi ha detto che _polfi se n'è andata, circa un anno fa.

Sono stato lontano dal tango e la vita è corsa in avanti, precipitevolmente per lei. Non è stato sufficiente la sua simil giovinezza, che sembrava avesse dieci anni di meno, fece pure una bimba. Questa vita che se ne va.

Letizia e malinconia

Ieri ce ne siamo andati, felici, in montagna con amici, in un posticino sperduto (qui) a pranzare insieme.
Ore liete e... malinconiche.
Liete e spensierate per la compagnia, i frizzi e le risate che ci siamo fatti, il compleanno di un mio compagno di studi superiori, arrivato dalla Lombardia, a trovare la figlia che studia qui e poi, con lei, con noi. Poi con altre care persone, amici del cointegro, di anni fa, il mio istruttore... Proprio ore spensierate.
Malinconiche perché... avremmo dovuto andare a farci una camminata, sia pur breve e leggera. Ma Rosa Canina non sta ancora bene, non se l'è sentita.
Così abbiamo cambiato programma, passando dal camminare al pranzare, una cosa un po' da anziani o turismo da auto delle domenica, direi.
Ormai è da dicembre 2022 che non mi muovo e questo mi incupisce, direi: anche al fisico questo non fa bene. Non me la sento di lasciare Rosa Canina, a casa, il fine settimana, foss'anche non da sola, con le sue  compagnie, e di andarmene a camminare senza di lei. Del resto col carico di lavoro dovuto al fatto che ella non può fare ancora molte cose, il mio tempo libero è poco e quel poco è quello in cui possiamo fare qualcosa insieme
Questo volerci bene ci lega, nel bene , ma anche nel male nelle difficoltà. Così passano i mesi, le stagioni, gli anno, noi siamo felici ma al contempo, sento che i mesi, le stagioni fuggono via, la vita corre via.

lunedì 1 aprile 2024

Distopia alimentare

Da tempo, nel paesino di mamma, hanno smesso la produzione di un formaggio a latte crudo, uno dei miei preferiti. Il timore per cause milionarie che faccia chiudere produzioni, aziende, vite, è palpabile. La faccenda di Mattia ora è arrivata alla cronaca nazionale.
Il mio giudizio è drastico: un altro passo di fobia alimentare che porterà a più cibo industriale e scadente per tutti, a intolleranze alimentari, differenze, allergie... morti.
Mi ricorda il demenziale invito ad una potatura che un vicino fece al contadino "perché un ramo potrebbe cadere in testa ai bambini che vengono in visita alla fontana" risolto dal contadino con l'abbattimento della quercia centenaria e di tutto il resto (qui). La cosa migliore è abbattere il bosco pericoloso e farci un bel parco divertimenti controllato e sicuro!
Dato il fatto che esistono ambulanze che hanno incidenti con ferite o morte del paziente a bordo, perché la famiglia di Mattia non propone anche l'abolizione delle ambulanze!?
Un altro passo contro la propria identità, contro il mondo contadino colla pervicacia di un felice e orgoglione progresso verso una distopia sicura e di plastica per tutti.
Il danno che queste azioni procurano è enorme,  molto superiore agli eventuali benefici che tali azioni porteranno a questa o quella famiglia.
Poiché esistono persone che soffrono allergie mortali al lattosio, eliminiamo i caseifici.
Mi verrebbe uno "Sparatevi che è meglio!" (per noi).

sabato 30 marzo 2024

Gesso via

Ieri ho accompagnato Rosa Canina in ospedale: le hanno tolto il gesso che le teneva fermo il braccio sinistro. Riprendere il movimento, dopo una stasi di un mese, di quella parte del corpo è stato sia parziale che doloroso.
Mi piace molto prendermi cura di lei: una parte mia, femminile, che si manifesta in modo maschile, ovvero cercando di fare delle cose per lei che le risolvano dei (piccoli) problemi e che la facciano stare meglio. Devo dire che questo periodo di accidenti di salute per lei, alla fine, sono stati felici, paradossalmente, quasi felici per essere riusciti a stare bene insieme tra le varie difficoltà e imprevisti.
In un buco di tempo sono riuscito pure ad aggiornare il diario, ieri. Ora, piano, tornerà un po' operativa, tornerà a fare alcune cose delle quali mi sono occupato io, in questo periodo.

Domenica scorsa eravamo andati a farci un giretto in auto, avevamo voglia di luce, di sole, in medio Appennino, a ponente, pochi km da casa, un bel cantone che non avevamo mai visto. Verso sera era bella la luce, radente. Ecco, è il nostro panorama di questi mesi, dalla sua prima frattura di martedì 3 ottobre. Poi tutto si è rasserenato.
Domani partiremo e andremo, per due giorni, a trovare i miei veci, in Lombardia.

(unuomoincammino)